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Il Casul d'or

Alcune credenze e riti legati a superstizioni o a vecchie tradizioni si sono perse del tutto. Una di queste è l’usanza del bere, prima di iniziare il pranzo di capodanno, il “casul d’or” ( il mestolo d’oro); è una usanza antica ricordata da pochi abitanti della zona alta della Bisalta.

Trae origine da un fatto-leggenda:

vicino alle sorgenti del Colla viveva un tempo una numerosa famiglia di boscaioli, la figlia maggiore, dopo la morte della madre, si era dovuta accollare tutte le incombenze necessarie per mandare avanti la casa e consentire ai fratelli di svolgere il loro lavoro duro e incessante.

Era dolce di carattere e allegra, robusta nel fisico, abile nei lavori, resistente alla fatica, affettuosa con i fratellini più piccoli e con i mendicanti che non mancavano di toccare la sua casetta, sicuri di trovarvi sempre rispettosa accoglienza.

Durante la giornata scendeva parecchie volte al Colla per attingere acqua e risaliva il ripido sentiero cantando nonostante il peso dei due mastelli portati a bilanciere.

Così fece anche l’ultima sera dell’anno.

Giunta sotto il grande faggio, incontrò una vecchina infreddolita che le chiese carità.

La ragazza scambiò con lei parole cordiali, la invitò in casa, le offrì da bere e da mangiare. “Sei gentile, giovane e bella – le disse infine la mendicante – e meriti fortuna.

Stanotte, allo scoccar dell’anno nuovo, bevi anche tu un mestolo d’acqua alla mia salute e ricorda… l’acqua rinnova” – e se n’andò.

Quella notte, mentre vegliava coi fratelli, la ragazza attinse dal secchio un mestolo d’acqua fresca e bevve.

Ma quale non fu il suo stupore quando si ritrovò fra le mani il mestolo… colmo d’oro!


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