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Dal Castello di Fòrfice a Peveragno

Il nome di Fòrfice compare per la prima volta in un documento del 1151 nel quale si parla di un Fulcardo di F`rfice.

Due anni dopo la troviamo espressamente menzionata nella bolla con cui Papa Eugenio III il 16 maggio 1153 conferma ad Anselmo,vescovo di Asti, tutti i possessi e i diritti feudali della sua Chiesa tra i quali “la pieve di Beinette con il castello, la corte, le cappelle e le selve e il castello di Fòrfice fino alla Bisalta”

Il più antico documento che ricorda Peveragno è l’atto di vendita in favore della Certosa di Pesio di una ripa situata “nelle coste di Peveragno” rogato il 25 settembre 1299, ma solo due anni dopo, nel 1301, si ha il riscontro dell’esistenza di un nucleo insediativo, probabilmente di dimensioni ancora molto modeste, chiamato Piperagnum.

In questo tempo le due ville coesistono e fanno parte del distretto di Cuneo con pari diritto di partecipare all’amministrazione del Comune cui inviano ciascuno un proprio delegato.

Nella seconda metà del 1300, anche se non è possibile fissarne la data precisa, Peveragno cade sotto il dominio del Marchese di Monferrato.

Nel 1361 si ha l’ultima attestazione dell’antica villa di Fòrfice che, sempre più spopolata, scompare.

Il 26 ottobre 1396 Peveragno presta giuramento di fedeltà al Principe di Acaia.

Negli ultimi anni del XIV secolo anche Peveragno, dopo Cuneo e altri paesi limitrofi, viene colpita da una terribile epidemia di peste.


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