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Il medioevo a Roaschia

L'abitato è documentato con il nome di Roaschia (anno 1198), Rovasca (anno 1246), Roascha villa Roasche (anno 1262): il paese sarebbe sorto all’inizio del XII secolo nei territori sottoposti all'Abbazia di Pedona. La località sarà a lungo contesa tra questa e il marchesato di Saluzzo. Nella metà del XIII secolo Roaschia entra a far parte del distretto di Cuneo, di cui sarà parte integrante sia durante i domini angioino e saluzzese, sia sotto quello sabaudo. Secondo gli abitanti del posto avrebbe origini medievali la leggenda della Dragonera. All'inizio del vallone di Fontanafredda è visibile una grotta in cui si trova la sorgente Dragonera: tramite un sifone di 35 m l’acqua sgorga da una polla a forma d’occhio, detta infatti l’oèi. Secondo la leggenda il toponimo farebbe riferimento a un drago nero, mitico mostro collegato a siti rocciosi, antri inaccessibili e impetuosi salti d’acqua. In realtà la radice celtica *dra indica il fluire, lo scorrere, in relazione alla violenza e potenza erosiva del torrente.


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