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Il novecento a Roccavione

Dedito un tempo all’agricoltura, a fine ‘800 a Roccavione nasce la più antica attività industriale della bassa val Vermenagna: la cartiera Pirinoli fondata nel 1883 dall’omonima famiglia. Durante la Seconda guerra mondiale Roccavione fu un centro fortemente interessato dalla lotta partigiana alla quale presero parte e diedero la vita molti residenti: a loro sono dedicate alcune vie del paese e la piazzetta del centro storico. Roccavione inoltre ha vissuto una forte industrializzazione negli anni '60, con l’insediamento di due cementifici con relative cave (attualmente tutti in fase di ridimensionamento). Altra fonte di reddito è rappresentata dalla centrale Enel di Brignola, realizzata negli anni ’60, che forma un lago a monte della frazione e fa parte di una rete di bacini di raccolta acque: Diga delle Piastre, Diga del Chiotas e bacini di compenso del lago delle Rovine e di Brignola, canali di derivazione del Torrente Gesso, condotte forzate, centrali elettriche al chiuso e all'aperto. L'impianto è costituito da un canale derivatore che, attraversando la Val di Bousset e la Valle di Roaschia, porta l'acqua della Diga Piastra giungendo a monte di Brignola, luogo in cui parte una condotta forzata, costituita da un'unica tubatura metallica, parte murata in galleria e parte all'aperto, della lunghezza complessiva di m.550, che giunge alla centrale all'aperto di Brignola. In prossimità del lago si trova un fabbricato ormai disabitato servito per localizzare gli uffici della Centrale, ora comandata a distanza da Magliano Alpi.


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