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Il Cinquecento

Dal 1450 in poi la zona è colpita da terribili epidemie di peste e risalirebbe a questo periodo la costruzione della Cappella di S. Sebastiano, patrono contro la peste. La valle fu quindi colpita da una grave carestia e da un’invasione di cavallette. In questo periodo venne distrutto il quattrocentesco Ricetto, luogo cintato e fortificato con mura, fossi e torri di cui restano poche tracce, tra cui il nome Ruset al tratto di via che va dalla casa comunale alla piazzetta S. Croce. Le mura del Ricetto dovevano correre parallele all'attuale Chiesa parrocchiale, proseguire fin oltre Santa Croce, girare a sinistra comprendendo l'antica casa Consolino, che conserva tuttora la finestra a croce del secolo XV (1470 circa) e poi finire su Rupitone. Il campanile attuale era certamente una torre del Ricetto e conserva tuttora delle feritoie. La data del 1607, che è incisa su in alto presso le campane, deve denotare l'anno della prima sopraelevazione, quando cioè cessò d'essere torre di fortificazione. La strada nazionale in quei tempi non passava nel Ricetto, ma fuori dell'abitato, proseguendo per l'attuale piazza Olivero e passando sotto il portone. Nel Cinquecento in Via Umberto I sorge la casa dei Conti Lamberti di Cavallerleone dal portone medievale e dall’ampio camino, anticamente cintata da mura e con diverse torri. La torre principale, dimezzata, fa ancora parte della casa verso il cortile. I Conti Lamberti avevano pure un castello, sopra l'alto di Vignot, dove nell’Ottocento sorse Tetto Castel. Di poco anteriore al 1600 è la fontana della piazza principale davanti alla Chiesa, fatta in due tempi o meglio da due mani distinte, per la parte inferiore (vasca) diversa dalla parte superiore sormontata dalla Croce (coperchio). Il Cinquecento vede l’arrivo dei soldati guasconi; nel 1536 il passaggio di Carlo V e nel 1565 la compilazione del primo catasto. Pochi anni prima, nel 1561, le “persone che pagano il sale”, ossia gli abitanti di età superiore ai 5 anni, erano 675. Alla metà del Cinquecento risale inoltre la presenza ugonotta sul territorio: nel 1565 vengono sospettati di eresia sei robilantesi.


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