Parole Contadine
Ël gioncole = attrezzo in cuoio e ferro, legato alle corna delle mucche ed al timone, che serviva a frenare il carro
O fnòo = robusto bastone in legno per girare il fieno, a mano
A ghurbina = gabbia senza fondo, fatta con salici intrecciati, veniva appoggiata sul carro, per contenere le pannocchie di granoturco appena raccolte
A pontà = l’insieme dei mazzi di pannocchie esposti al sole su sbarre di legno
A giavéla = il fascio di spighe di grano (cheuve) legato
Ël cheuve = il fascio di spighe di grano non ancora legato
Ël capàle = l’insieme di tante giavéle incrociate in modo ben preciso, nel campo, per farle asciugare
O gèrbé = nel cortile della cascina, si accatastavano le giavéle
A martinìca = freno manuale del carro
O soàst = robusta corda in canapa per legare il carico sul carro
A gabàssa = cesta in vimini, abbastanza grande, che veniva portata a spalla dai venditori ambulanti
Ij liaj = “corde” fatte con due mazzetti di piantine di grano per legare le cheuve
A cavìja = bastone ricurvo, alto una trentina di centimetri, per piantare il granoturco
A lignòla = corda avvolta su un supporto in legno, per tracciare linee rette sul terreno, nelle quali seminare, piantare
O sboch = museruola in ferro per le mucche
O seuliòo = “ rettangolo” in legno, rivestito in lamiera nella parte inferiore, per lisciare il terreno
A siéssa = la falce
O bìo = gabbia tronco-conica, senza fondo, né parte superiore, fatte con salici intrecciati, per custodire pulcini, galline,…
A razoèra = grande chiodo in legno o in ferro che teneva il timone del carro collegato al giogo
A canàola = attrezzo in legno fatto ad “U” con fermaglio collegato ad una catena per legare le mucche nella stalla
Ël cofe = cestini fatti con ij gorèt (salici selvatici) a forma semiovale, con manico
A tortàgna = di solito è un ramo di salice, pianta che si piega facilmente
O ‘pnàss = la coda degli animali che termina con un ciuffo, ma anche il lungo bastone al quale si legavano degli stracci, che serviva per pulire la base
del forno a legna
Taché tréina = aggiogare due coppie di mucche o di buoi per trainare un carico pesante
O gàrb = il buco
Scros, manèt = sporco
Sbrumé = fare una “lavatura” alle lenzuola prima del lavaggio vero e proprio
Arbàt ël bialére = con la falce tagliare l’erba sui bordi dei ruscelli o dei canali di irrigazione
Ënsarsì = rammendare
Fé l’ëlsìa = lavare le lenzuola con cenere ed acqua bollente, nel tino in legno
Ëmbarborì a tìna = riempire il tino con acqua per “gonfiare” il legno, prima della pigiatura
Strassà = con i vestiti logori, strappati
A mal meut = si dice di una cosa messa alla rinfusa
Tantutun = comunque
O spessiàri = il farmacista
O l’é sburà = si riferisce al latte al quale è stata tolta la panna, ma anche ad un viso pallido
Sbaroà = spaventato
Tutun = comunque
Dësno(ca) = altrimenti
Daspàra = a confronto
O disdìsa = stona
Sbaravagios = vistoso