Ottocento e Novecento
Napoleone piombò improvviso sul Piemonte riportando il 14 giugno 1800 la vittoria di Marengo sugli austriaci e Robilante passò di nuovo in mano dei francesi fino al 1814. La valle Vermenagna però fu libera da invasioni militari e potè poco per volta rimettersi. Negli anni 1801-1803 tre erano in Robilante gli osti, due calzolai, quattro fabbriferrai, due mercanti, due rivenditori, tre notai, due cerusici. Pio VII vittima di Napoleone, fu prigioniero a Fontainebleau in Francia. Nell'agosto del 1809 fu trasportato da quella città francese a Savona e per giungervi fu fatto transitare per il colle di Tenda e poi per Cuneo, Mondovì, Colle di Cadibona. Il Pontefice giunse a Limone alle ore 11 del 12 agosto, dopo un viaggio disastroso per il valico di Tenda. Pare che a Robilante non sia giunta la nuova del passaggio del Pontefice, perché clero e popolo non accorsero ad onorarlo. Il Papa dovette però fermarsi a ristorarsi presso Tetto Piulote o nelle uniche abitazioni vicine alla strada nazionale, non essendovi ancora a quel tempo il molino Barale. Negli anni 1844-46, venne abbattuta la Chiesa di San Rocco, interdetta nel 1839 perché pericolante, e la si ricostruì più ampia e dotata di campanile. La facciata fu decorata con un dipinto che rappresenta San Rocco e San Gregorio Magno: appare in lontananza un prete vecchio, poggiato a un bastone, il committente Don Viani. Alla fine del XIX secolo fu distrutta la cappella di San ta Croce, antichissima, situata sulla regia strada del Varo (via Nazionale). L’attuale Confraternita di Santa Croce, oggi sconsacrata e divenuta Auditorium, si trova invece alle spalle della Parrocchiale e risale al Settecento.
Nel 1927 il Conte di Robilante vende il proprio castello ad un ente assistenziale che a partire dall’anno successivo lo destina a sanatorio, l’attuale Istituto Climatico. Del ‘900 sono anche la fabbrica per l’estrazione dell’acido tannico e la società per la produzione di silice.