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Museo della fisarmonica, musica e arte popolare

Il museo è stato realizzato con l’intento di guidare il visitatore in un breve viaggio in generale nella storia e nelle caratteristiche della fisarmonica e nello specifico di testimoniare la sua significativa presenza in Val Vermenagna e in particolare a Robilante. La musica e i balli sono la tradizione più sentita di questo paese con il rapporto n. abitanti e n. suonatori tra i più alti dei paesi italiani. In ogni famiglia robilantese esiste almeno una fisarmonica o un clarinetto e proprio questi strumenti erano e sono sempre presenti durante le feste: allora nelle osterie e nelle veglie invernali; oggi, durante le feste estive (fëstin) e dei coscritti.

Per questi motivi è nata l’idea di realizzare il museo grazie ai contributi europei del GAL e della Comunità Montana. I lavori, iniziati nel novembre 2003, si sono conlcusi con l’inaugurazione a maggio 2005. 

Il museo è incentrato su due significativi personaggi robilantesi: il primo è Notou Sounadour (Giuseppe Vallauri 1896-1984), uomo umile con particolari abilità pratiche fu suonatore, ma soprattutto costruttore, riparatore e accordatore autodidatta di fisarmoniche. Leggendario era il suo orecchio musicale, in grado di percepire differenze tonali minime e di classificare qualsiasi suono con la nota corrispondente: il fischio di una sirena, un canto di uccello, il clacson di un'automobile erano immediatamente identificati con una nota del pentagramma.  Il secondo personaggio è Jors de Snive (Giorgio Bertaina 1902-1976), uno scultore a coltello del legno che, nelle sue statuette e bastoni, ci ha lasciato vere e proprie scene di vita popolare del momento (come un libro intagliato nel legno): dai balli, i suonatori, gli animali del bosco, ma anche vere e proprie scene (come quella intagliata su un bastone rappresentate il furto all’osteria dell’Aquila Reale dove rappresentò i ladri arrestati dai carabinieri, il cassetto dei soldi aperto e Gepin e Ginota con i clienti). Purtroppo nel museo non sono conservati gli originali, ma in compenso si trovano le fedelissime copie realizzate da Renato Allinio.

Come il canto e la musica nelle osterie era "una cosa per soli uomini", il ballo era il momento di riscatto anche per le donne. Infatti le coppie danzavano e danzano tuttora la "courenta" e il "balet". Ecco perciò l’idea di esporre i vestiti del gruppo folkloristico "I Balarin di Barme" di Robilante. Un tempo erano i vestiti della festa: l’uomo aveva la fascia rossa in vita se il raccolto era stato buono, mentre era scura in caso contrario. 

Questo e altro ancora, può valere una visita al piccolo gioiello di cultura popolare di Robilante

Aperture ESTATE 2020

Riapre finalmente i battenti dopo la chiusura obbligatoria causata dall’emergenza covid. Non saranno poche le novità, tutte legate al rispetto delle misure per la prevenzione gestione dell’emergenza epidemiologica da covid-19. In primo luogo, come gli altri musei robilantesi, resterà aperto nelle giornate di domenica 28 giugno, 5 e 19 luglio, 2 -16 e 30 agosto con il seguente orario 10-12 e 15-18.

Sarà obbligatorio indossare durante tutta la visita la mascherina e prima dell’ingresso l’igienizzazione delle mani ovvero l’utilizzo dei guanti, oltre al divieto di assembramenti di persone, a tal fine in considerazione della grandezza dei locali potranno accedere contemporaneamente MASSIMO 8 PERSONE.

Visita guidata della durata di 30 minuti, con inizio visita ogni mezz’ora (ultimo ingresso 11.30 e 17.30) Possibilità di prenotare la visita guidata, al fine di assicurarsi l’ingresso ed evitare l’attesa all’esterno.

email:  museofisarmonicarobilante@gmail.com; 

Tel: 3288655394

Indirizzo: Via Bartolomeo Ghiglione n. 7

Ingresso: offerta libera


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