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Dalle origini al medioevo

Il paese, già esistente in epoca romana come probabile stazione di sosta lungo il valico del Monte Cornio, oggi noto come colle di Tenda, avrebbe subito gravissime distruzioni nel 906 d.C. da parte dei Saraceni. Ricostruito, compare col nome odierno per la prima volta in un documento del 1198. Si afferma come libero comune nel 1205, alleato dei marchesi di Saluzzo, per passare sotto l’influenza degli angioini dal 1266 al 1275.

Limone Piemonte ottiene gli Statuti nel 1275, quando Pietro Balbo conte di Tenda, al fine di mantenere buoni rapporti con gli abitanti della contea il cui sostegno era importante durante i contrasti con i signori di Provenza, li emanò. La prima edizione manoscritta degli Statuti è del 1550 (Statuta Loci Limoni), redatta in carta spessa, rilegata in pergamena e costituita di 80 fogli.

Limone passa sotto i conti di Ventimiglia fino all'inizio del Trecento e sotto i Lascaris passa a far parte della contea di Tenda.

La chiesa tardo-gotica di San Pietro in Vincoli fu eretta nel 1363 inglobando un campanile romanico, ornato da archetti marcapiano in cotto e da bifore, appartenente ad un edificio preesistente. La sua semplice facciata in pietra è tripartita da lesene e sormontata da pilastrini in cotto, e reca al centro un grande rosone in marmo bianco. Il portale a sesto acuto presenta un affresco del XV secolo raffigurante la deposizione di Cristo. L’interno con volte a crociera è scandito da colonne di granito locale; il bel pulpito ligneo Seicentesco proviene dalla Certosa di Pesio.


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