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Il Sette e l'Ottocento

La storia successiva è storia di carestie, di ulteriori invasioni, di fragili investiture feudali, fino alle invasioni francesi, nel 1799 ed al ritorno dei Savoia, nel 1814.

Pochi anni dopo, Boves sarà scorporata dalla diocesi di Mondovì ed inserita nella nuova diocesi di Cuneo (1817).

Nell’Ottocento, la città cresce rapidamente; nel 1887 vi transita il primo treno, sulla linea che da Cuneo arriverà più tardi a Nizza.

Le ciminiere e gli opifici, spesso dismessi, di Boves, ci dicono qualcosa della sua economia tradizionale, di una industrializzazione legata alla campagna, soprattutto per l’allevamento del baco da seta, con filande e torcitoi, che fino al 1950 davano lavoro a circa trecento operaie.

Poi l’allevamento del baco da seta, (il mercato di Cuneo era uno dei più importanti in Europa) andò in crisi e l’agricoltura tornò ad essere prevalente.


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