Le villeggiature del 900
All'inizio del secolo i nobili e borghesi torinesi, liguri e nizzardi erano soliti trascorrere la villeggiatura estiva in località intorno ai 600-700 metri di quota, tra cui Roccavione; per questo sorsero qui 15 ville liberty costruite, quasi tutte ancora abitate stabilmente. Nel parco della villa dei Conti Salazar, distrutta durante la guerra, tra abeti e cedri, sorgono due esemplari di sequoia di circa cento anni, censiti tra gli alberi monumentali italiani. L'esemplare più alto arriva a 50 metri di altezza, con una circonferenza di base di oltre 7 metri, mentre l’altro è leggermente più basso ma ha una circonferenza di ben 10,5 metri: furono messe a dimora dal giardiniere Giacomo Fantino che aveva lavorato nelle miniere del Nord America e forse portò le piantine al ritorno in Italia. Nel parco sopravvivono anche un gigantesco esemplare di Araucariae, e due rari e forse unici esemplari europei di Thujopsis delabrata, pianta giapponese considerata sacra perché serviva per uso esclusivo della famiglia reale e per scopi religiosi. L'ultimo discendente dei Conti Salazar ospitò nella sua dimora, nei primi anni di questo secolo, una giovane americana che aveva promesso di sposare. Il Conte Salazar però convolò a nozze con un'altra donna e la giovane straniera decise di farsi costruire una casa più a monte, oggi " Casa Auxilium ", proprietà di religiose salesiane.