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Il Seicento

Nel 1619 il paese fu concesso in feudo ai Nicolis, signori di Varallo, che con il titolo di conti di Robilant, renderanno a lungo celebre il suo nome. I Conti Nicolis risiedevano normalmente a Torino, saltuariamente a Robilante, dove divennero proprietari di numerosi caseggiati. L’inizi odel secolo vede lunghe dispute tra Robilante e Vernante per il diritto di pascolo sul monte Colombo.

La peste deflagra a Robilante tra il 1630 e il 1631, tanto che il consiglio comunale passò dallo svolgersi nei locali del comune alla cappella di San Rocco, e poi nella chiesa parrocchiale.

Negli anni successivi in paese regna la miseria causata sia dal periodo di peste, sia dalla sofferenza in cui vive il Piemonte nel Seicento. Nel campo dell’istruzione tuttavia già in questo secolo a Robilante vi era per i ragazzi una scuola elementare, tenuta da un maestro-prete. L’attuale Chiesa parrocchiale fu rifabbricata dalle fondamenta tra l'anno 1637 e l'anno 1645. Dedicata a san Donato, i suoi portici laterali e il coro a semicerchio furono aggiunti ad inizio '800, mentre per il campanile si mantenne il basamento della torre di un’antica fortificazione medievale.


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