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Il Ricetto

E’ la costruzione del ricetto, cioè del nucleo fortificato difensivo, l’atto più rilevante del Medioevo bovesano, quello che plasmerà l’assedio urbanistico della città (attuale centro storico): esso era compreso nel quadrilatero tra le attuali Piazza Italia, Piazza dell’Olmo, Piazza Borelli e Piazza Caduti.

Questa strada conservò per secoli, nell’uso popolare, il nome di “Rusat” cioè Ricetto, da “receptum” ossia luogo fortificato. Da un carta dell’epoca napoleonica si sa che in quel tempo si chiamava via S. Antonio dal nome di una chiesa che la delimitava a nord.

Le mura del ricetto saranno abbattute nel 1557, mentre il territorio è sottoposto a guerre frequenti e lo stesso stato di Emanuele Filiberto appare in pericolo.

Sarà peraltro proprio questo sovrano a concedere privilegi, franchigie e la conferma degli antichi Statuti (pubblicati nel 1573) nei quali si conservava una parvenza di autonomia comunale.

Nel 1795, alla costruzione della Piasa Neuva, attuale Piazza Italia, Piazza dell’Olmo divenne , per antitesi, Piasa Veia parallela a Piazza Italia si trova Piazza Caduti per la Libertà, che, nei secoli passati fu un giardino signorile degli ultimi “feudatari” di Boves i Grimaldi di Boglio.


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