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L'alto Medioevo

È probabile che verso il VI secolo Robilante abbia cominciato ad avere una chiesa propria. Gli Abbati Benedettini di Borgo esercitavano su Robilante non solo giurisdizione religiosa, ma anche civile. Il Meiranesio ricorda (ma senza citare le fonti) un documento di quest'epoca, in cui per la prima volta compare il nome di Robilante, nel 700-712 sotto il regno di Ariperto. Questo re avrebbe fatto all'abbazia di Pedona una conferma «di quanto avevano dato Vidone, figlio di Ariperto, ed Uberto, figlio di Videlberto, in Robullando nel farsi monaco». Robilante nel secolo X ebbe a soffrire i danni delle scorrerie e delle violenze dei Saraceni o Mori, che superarono il colle di Tenda probabilmente nel 904. Il pilone votivo del Moro, in frazione Malandrè, ricorda proprio le incursioni saracene avvenute nella zona nel 985. L'imperatore Enrico III aveva donato e confermato al Vescovo di Asti l'Abbazia di Borgo con tutte le terre che a questa appartenevano prima della comparsa saracenica. In una di queste conferme è appunto nominato Robilante, e precisamente nel diploma del 26 gennaio 1041: «abatiam Sancti Dalmatii cum valle Sexii usque ad Fenestras, Rocha Corvaria et Robulando et Alvergnando usque ad montem Cornium.».


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