home » Storia » I Celti

I Celti nel cuneese

Le valli marittime videro a partire dall’800 a.C. ondate migratorie dall’est europeo e dai territori transalpini di tribù celtiche di origine indoeuropea alla ricerca di terre da coltivare nella fertile pianura Padana, al tempo ricoperta da fitte foreste di farnie e pini silvestri (dal celtico pados, “pino silvestre”, derivano il nome della pianura, nonché l’antico nome del Po, “Padus”). Questi popoli, detti Keltoi dai Greci e Galli dai Romani erano una moltitudine di tribù assai diverse tra loro.popolazioniantiche.JPG

L’arrivo di queste genti in Piemonte, come in tutto l’arco alpino, avvenne senza grande conflittualità, poiché l’integrazione con i popoli preesistenti fu pressoché totale: nel caso del Piemonte occidentale i Taurisci (Taurini) si sovrapposero al popolo preindoeuropeo dei Liguri attorno al V-IV secolo a.C. A questi antichi abitatori delle Alpi dobbiamo il notevole impulso alla pastorizia montana, che trasformò territori inospitali in verdeggianti pascoli. Il termine alpe deriva infatti da alp, parola preindeuropea che significa “altura”. Le popolazioni celtiche o liguri furono portatrici di lingue diverse le cui tracce sono ancora presenti nella toponomastica e nelle espressioni linguistiche locali odierne. Si veda ad esempio la radice celtica serres, ancora presente in molti toponimi alpini.

Come attesta Plinio la zona della pianura del Po fu popolata dai Taurini, il cui nome deriva da Taur (monte), ovvero abitanti dei monti. Questo termine indicava tutti i popoli celtici che abitavano le catene alpine (ad esempio i Taurisci del Norico). Caburrum l’odierna Cavour era la capitale dei Caburri, ed il loro territorio si estendeva dalle pendici delle Alpi Cozie, all’alto corso del Po, confinando a nord con i Taurini. La pianura compresa fra le Langhe e le prime pendici delle Alpi Marittime era abitata dal popolo dei Bagienni, una ramificazione dei Caturigi (catu = guerrieri, rig = re), i cui centri principali erano Carrea (Carrù, fortificazione di carri), Bagienna (oggi Benevagienna) e Baginas (dal loro nome nazionale).

Liguri montaneschi era la denominazione che raggruppava i diversi popoli delle Alpi Marittime, forse confederati fra di loro. Nella Valle Varaita alcuni cartografi prenapoleonici collocarono i Galliti, citati nel Trofeo di La Turbie, mentre al fondo valle possiamo collegare il toponimo del paese di Brondello con quello dei Brodonti. La Valle Maira era popolata dai Veamini, mentre i Vergunni o Vercomori abitavano la Val Grana, più a sud le Valli Stura, Gesso e Vermenagna erano sotto il dominio dei Venini. L’alto bacino del Tanaro era sotto il controllo degli Epanteri, e sicuramente i Cebensi, gli abitanti dell’attuale Ceva, erano una loro ramificazione. Le imboccature di queste vallate, erano controllate dai Pedati nei pressi di Cuneo e dagli Auriati abitanti dell’antico territorio di Caraglio, infine i Soti ed i Turi, la cui collocazione geografica è rimasta ignota, forse nei pressi di Busca e Tarantasca vivevano i Turi, mentre i Soti possono essere collegati al toponimo Sottana, tipico del Monregalese.


GRAFIA o LINGUA

italiano occitan