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Il serpente della bandita - Roccavione

Tanti tanti annni fa, quando perfino gli animali parlavano, c'era un tetto piccolo piccolo presso un bosco, dove abitavano un padre, una madre, un figlio ed una figlia.
Un giorno la madre manda i due piccini nel bosco a raccogliere fragole. Passa un'ora, ne passano due, sentono una voce che chiede aiuto. Subito i due bambini cercano di capire da dove arrivavano quelle grida. Guardano di qua, guardano di là, guardano su, guardano giù e ad un tratto vedono qualcosa che si muove. È un serpente che, appena li vede, dice loro: "Aiutatemi, per favore! Stavo prendendo il sole e questo masso è rotolato giù dalla montagna e mi ha incastrato. Toglietemi in fretta da qui sennò muoio".
Dreot, il più grande, gli dice: "Non possiamo aiutarti perché poi va a finire che in quattro e quattr'otto ci mangi".
Il serpente non si accontenta della risposta e gli dice: "Se mi togliete da qui, giuro che non vi farò mai più del male e mi ricorderò sempre del favore che mi avete fatto".
Allora Dreot e sua sorella, ai quali rincresceva lasciar morire l'animale, con due pali di castagno sollevano il masso. Il serpente esce in fretta e si arrotola attorno alla bambina. Dreot si mette a piangere e gli ricorda la promessa, ma il serpente dice: "I favori fatti in passato non si ricordano più".
Dreot gioca il tutto per tutto: "Prima che mangi mia sorella, chiediamo a qualcuno se sei nel giusto". Il serpente è d'accordo e tutti tre si incamminano.
Strada facendo trovano un cane vecchio come quello di San Rocco. Gli raccontano tutta la storia e gli chiedono che ne dice. Il cane risponde: "Quando ero giovane e forte correvo tutto il giorno dietro alla mandria e di notte facevo la guardia. Ho servito tanti anni il mio padrone. Ora che sono vecchio e non sono più capace a fare niente mi ha abbandonato e sto per morire di fame. È proprio vero che i favori fatti in passato non si ricordano più".
Dreot vuole ancora sentire qualcun altro. Strada facendo trovano un asino che pascolava lungo il sentiero. Gli raccontano tutta la storia e gli chiedono che ne dice. L'asino risponde "Tutta la vita ho servito il mio padrone, molti sacchi di farina ho portato al mulino, grandi quantità di legna ho portato dal bosco. Ora che sono vecchio, se voglio togliermi la fame, mi tocca accontentarmi di questi ciuffi d'erba lungo le strade. È proprio vero che i favori fatti in passato non si ricordano più".
Dreot chiede per favore al serpente di sentirne ancora uno. Attraversano il vallone, s'imbattono in una volpe e le raccontano tutta la storia. La volpe dice loro: "Per poter giudicare bene e darvi la mia sentenza, bisogna che io veda come sono successi i fatti". Allora tutti assieme s'incamminano verso il luogo dal quale erano partiti. La volpe dice al serpente di mettersi nuovamente sotto al masso, tutti assieme lo sollevano ed egli si mette sotto.
Appena è di nuovo ben incastrato, la volpe gli dice: "Non sei stato di parola. Ora tu rimani lì e voi bambini tornate in fretta a casa e ricordatevi: non bisogna dimenticare chi ha fatto un favore".
Ancora adesso tutti coloro che passano in quel bosco dicono che sentono una voce che chiede aiuto. Tutti fuggono lontano ed il serpente sotto la pietra geme e pensa al bene che gli avevano fatto e che egli non ha apprezzato.
Ed il serpente della Bandita sotto la pietra geme, geme.

documenti
Votz_De_Vermenagna_e_Ges_-_Lo_serpent_d%27la_Bandi.mp3

GRAFIA o LINGUA

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